Le fasi del restauro

Ecco, in sintesi, una procedura corretta per il restauro di un mobile o di un oggetto in legno.
Una doverosa premessa: saltare una delle fasi si traduce solo nel perdere più tempo per realizzare il restauro.

Osservazione del mobile

al fine di riconoscere:
  • Quale é lo stile e quindi il periodo di costruzione.
  • Quale essenza (legno) è stata utilizzata per la sua costruzione.
  • La presenza di precedenti riparazioni o restauri.
  • Quale è il tipo di intervento necessario.
  • Infine, bisogna verificare se l'oggetto che stiamo per restaurare sia autentico (rispetto al periodo stilistico che rappresenta), oppure solo un falso o una riproduzione in stile.

Consolidamento strutturale

con sostituzione delle parti troppo danneggiate o irrecuperabili, eventuale ricostruzione delle parti mancanti. Incollaggio di parti staccate o sconnesse. Alla fine di questa fase il mobile dovrà essere completo e risultare solido e stabile.

Trattamento antitarlo

Quasi tutti i mobili antichi subiscono l’attacco di tarli ed altri insetti xilofagi. Durante un restauro a regola d'arte sarà buona procedura eseguire un trattamento antitarlo con prodotti specifici.

Pulitura

Le operazioni di pulitura rappresentano un aspetto importante e delicato del restauro e vanno scelte con attenzione perché: se troppo blande lasceranno il mobile “sporco” e l'originaria bellezza non avrà un adeguato risalto, mentre un intervento troppo aggressivo potrebbe compromettere l’integrità della “patina”.

Stuccatura e levigatura

La pulitura metterà in evidenza i normali difetti dovuti all’uso ed all’età del manufatto: piccoli danneggiamenti, ammaccature, gallerie create dai tarli. Uno stucco preparato con i corretti prodotti (gesso di Bologna, colla a caldo di origine animale, terre), non comprometterà il mobile, ma preparerà le superfici alla fase della lucidatura che è fondamentale per il corretto restauro e per un soddisfacente risultato estetico.

Finitura o lucidatura

I mobili più belli ed importanti, costruiti sino all’ introduzione nel mercato delle vernici sintetiche, venivano lucidati con la gommalacca. Un restauro eseguito secondo le regole dell’arte richiede  l’utilizzo di questo magnifico prodotto naturale per la finitura del mobile. Il mercato attuale sembra non apprezzare questo tipo di lavorazione e spesso si sente parlare “… di una bella finitura a cera …” (che sicuramente conviene al restauratore in termini di tempo  e perizia da investire nel restauro); la sensazione tattile, oltre che visiva, trasmessa da una superficie correttamente lucidata a gommalacca è veramente qualcosa di speciale, neppure lontanamente paragonabile alla freddezza di una vernice moderna o all’effetto “pastoso” della ceratura.